Confusa di sicuro,come si può evincere dagli smanettamenti sul sito ,avevo iniziato a dargli un aspetto più serio decoroso e decentemente con un ispirazione un po' professionale,poi tra la mia incapacità legata al mondo della tecnologia e la maiala australiana ne è venuto fuori questo scaracchio di blatta sul muro.
Avendomi quasi del tutto lasciata il malefico virus ,conto di realizzare qualche cosa di decente nei prossimi giorni e vorrei lanciare una proposta di legge affinche le donne over quaranta non debbano essere vittima di virus assortiti,a 20 anni la febbre ci rende piacevolmente rosee in viso con gli occhioni seducentemente sparluccicanti,dopo i quaranta (per lo meno nel mio caso)mi ritrovo uguale uguale al mitico zio Fester della famiglia Adams ,unica differenza tra me e lui i capelli;infatti ho in testa i capelli di maga magò.
Bene mentre sistemo gli anticorpi ed il blog vi lascio con questa storia
il cui protagonista ha seguito il suo cuore ed il suo istinto ,non cercava la notorietà dei media e nemmeno soldi ...credo che l'aridità e la grettezza umana abbiano solo da imparare e vergognarsi ,inutile dire che la storia mi ha particolarmente colpita perchè uno dei due protagonisti è epiletico come il nostro Tont.
A presto con le news promesse,non vi lascio baci per non spargere germi che potrebbero trasformarvi in mostriciattole .
Bellissima storia, io AMO i lieto fine!
RispondiEliminaAnche Julius, il cane del Signor Malaussene è epilettico.
Il racconto che ci hai regalato è più di un racconto, è una pagina triste ma dolcissima che non mi sorprende, io vivo da sempre con gli animali, tanti e addosso, nel senso che viviamo realmente insieme ed in simbiosi, la loro presenza rappresenta in grande parte la linfa della mia vita, non vorrei assolutamente mai rinunciare a questo dono unico e preziosisssimo!!!
RispondiEliminaBacioni Mad e sappi che Maga Magò è da sempre il mio soprannome, se vuoi tu puoi fare Maga Nocciola.....anche lei non è malaccio!!!!
Fabi
...sempre detto che gli animali spessissimo sono più umani degli uomini.
RispondiEliminaSono felice per Angelo.
Un patpat a te e un grattino a Tont (a lui anche una leccatina da Alda)
Grazie per aver condiviso questa toccante notizia... ti abbraccio forte (e chi se ne frega dei virus... anche se ne ho 40 e non 20 ;-D ) e ho fatto tesoro delle spiegazione dello zio vet, mettendole nel post di oggi... :)
RispondiEliminaUffi, sei malata??? Che palle.... io per fortuna quest'anno sto scampando a tutti i focolai che sento tra amici, tutti malati, tutti a casa a letto... aspetta che tocco ferro!!
RispondiEliminaLa storia di angelo mi ha fatto venire le lacrime agli occhi, certe cose solo loro, i nostri amici a quattro zampe, sono capaci di farle!
Per fortuna ha trovato una casa ^_^
bacioni eli
Anche io me la sto pigliando questa influenza e mi fa sorridere come descrivi l'effetto che ha su noi splendide ultraquarantenni! Ma si era mica detto che i 40 sono i nuovi 20????
RispondiEliminaMiii, cosa non si dice per fare audience!
Ma evviva ogni anno, ogni virus beccato, ogni esperienza.... Queste siamo noi! E poi ci sono questi momenti impagabili dove alla confusione si somma la felicità, spesso per cose piccole ed impagabili che solo il passare del tempo permette di intelleggere nelle piege della vita!
Grazie per la bella storia che hai linkato, sono carezze per il cuore sapere che c'è ancora tanta "umanità"!
Un abbraccio forte alla faccia di bacilli e microbi!!! Cathy