giovedì 29 aprile 2010

Andiamo a fare shopping con l'arte



Un'altra borsettina per lo shopping  ma mica pizza e fichi neh,realizzata in cotone rosso pompeiano su cui ho applicato un ritaglio di tela stampata a disegni reinassance ,la bustina che la contiene è in tema ed in tema d'arte è anche il post ,che non vuol essere polemico ma è una semplice riflessione tra me e me mentre buttavo giu un paio di schizzi .
Ma torniamo a questi disegni per un attimo ,li adoro li conosco da sempre e trovarli su uno scampolo di tela da Grazia è stato un attimo di vera grazia.
Non sapevo cosa ne avrei tirato fuori,ma semplicemente mi piaceva ,mi ricorda le incisioni di Holbein Il giovane,di Durer e di altri artisti ,ops artigiani incisori ....



Ed a tal proposito mi punge vaghezza di mettere nero su bianco unariflessione sull'abusato termine di artista (premetto che non intendo far polemica  sminuire alcuno e nemmeno esaltare altri).
Dicevo che il termine artista è abusato,pare che ci si debba certificare tali se si fa' un lavoro creativo o come io preferisco artigianale e qui mi nascono tutti i distinguo ,quando cominciai lo studio della calligrafia (a tal proposito chi non avesse inteso bene io sono calligrafa e la scritta lassù in alto è opera mia,non un caratte o meglio font  e  chi vuole può ordinarmi il suo logo o scritta per etichetta )nell'oramai lontano scorso secolo molti di noi giovani virgulti posavano ad artisti intelletualoidi che tutto sapevano e poco volevano imparare ,nascondendo dietro la mancanza di ispirazione artistica il lazzaronismo insito nello studente diciottene.
A ridimensionarci ci pensò il nostro maestro e mentore di corsivo inglese ,con la lapidaria frase :
"Un 'artista è colui che con umiltà pazienza e studio apprende i segreti di un'arte l'uso dei materiali e degli attrezzi ,quando avrete la padronza delle tecniche non vi mancherà il fermento creativo e sarete dei buoni artigiani ,perchè ricordate che anche grandi del passato come Michelangelo,Leonardo i loro predecessori e coloro che li seguirono parlavano di se stessi come di buoni artigiani".
L'artista che cela le sue mancate conoscenze manuali dietro la mancanza di ispirazione è solo un cialtrone a mio modo di vedere ,la coscienza dei propri limiti sprona a migliorarsi ed a perseguire l'obbiettivo irraggiungibile dell'opera perfetta ,quindi tutto il pululare di creativi /artisti non ha nessun senso,poichè un creativo è per accezione della parola medesima un artista,l'artista in realtà è generalmente definito e riconosciuto in chi pratica le sette arti maggiori ,mentre l'artigiano è colui che applica la sua conoscenza alla realizzazione di un manufato .
insomma,contorto vero il discorso ?
mica poi tanto arti-sta ed arti-giano come vediamo sono etimologicamente simili e lo sono anche in campo lavorativo ,poi entrambi applicano la conoscenza di tecniche e materiali alla soluzione di un problema ,un ottimo artigiano che porta a termine il suo lavoro in modo fausto e veloce si dice che ha eseguito il lavoro a regola d'arte.
L'unica differenza tra me ed il mio idraulico o meccanico sta nel fatto che io ho un patrimonio culturale non indifferente mentre loro hanno conti correnti ben guarniti ,per il resto l'arte è arte.
Sorrido quando parlo con qualcuno e mi dice :
"beh cosa vuoi farci sono un'artista..."mi vien da rispondere con la frase di Zuma:
"il fatto che tu sia incompresa non fa di te una grande artista "
Procedo in questo mondo "artistico"da oramai più di un quarto di secolo ,ho visto la fuffa svanire come rugiada dopo l'albe e gente seria e preparata lottare con umiltà e dignità rispettando il lavoro altrui e svuotando la borsa dei rancori quando venivano messi da parte per il classico arrivista figlio di ....
Comunque a me piace essere un'artigiana,una buona artigiana e come mi ha scritto una persona ,faccio sembrare facile un lavoro che in realtà nasconde un grosso lavoro di concetto ,ma imbrodarmi non è il mio forte   ci metto testa cuore e passione in tutto ciò che faccio e soprattutto per fare un cerchio uso un compasso oppure una matita legata ad un pezzo di corda ,la tortiera la lascio alle artiste .
Ma in fondo perchè inscatolarsi dietro un etichetta come una scatola di ananas a fette sullo scaffale del supermercato dietro casa?










2 commenti:

  1. Maddalena, ma hai ragione da vendere! Non mi va nemmeno di entrare nello specifico perché sottoscrivo ogni tua parola. Devo dire che aver frequentato scuole d'arte applicata e accademie di belle arti mi ha fatto abbassare la testa e comprendere che ce ne vuole per potersi definire "creativa" "artista" o quant'altro. A 15 ero tronfia e mi beavo delle mie capacità... Poi ho iniziato gli studi artistici ed ho passato lunghe notti a ricopiare fotografie con pennino ed inchiostro (con il goccione nero che sfuggiva sempre verso fine dell'esecuzione...), a copiare fiori ed animali imbalsamati al museo di scienze, a ricalcare antichi broccati e cercare di "rimetterli a rapporto"... Insomma, credo tu capisca... Studiare la storia dell'arte dal neolitico alle neoavanguardie, leggere biografie, frequentare musei ed esposizioni appena possibile....Poi imparare a mettere tutte le conoscenze a servizio di un mestiere, conoscere "le regole del mercato"... Aia!!! Anni ed anni a cercare di liberarsi "dalla tecnica", a mettere da parte la famosa "arte". Ricordo un gallerista che venne a visitarmi una decina di anni fa e guardando i miei quadri disse "humm, abbiamo capito che sai disegnare e che usi i colori in modo magistrale... Ora ci diresti per favore quando inizi a dipingere?". Gli sarò per sempre grata!
    E sai cosa? Chisseneimporta perché mettere le mani nel colore è la mia vita, nonostante tutto, e pur di poterlo fare tutti i giorni, conservando così la mia salute psico-fisica, sono disposta a ridimensionare tutti i miei "bisogni", perché nessuno è forte come quello. E chi ha bisogno di una definizione per presentarsi quando è appagato e felice?
    Non c'è tempo per polemizzare quando si hanno tante cose per la testa e sulla punta delle dita che "spingono per venire alla luce"!
    Però è bene riflettervi ogni tanto, come hai fatto tu nel tuo bellissimo post per il quale ti ringrazio!
    Ma ora basta, vado ad impiegar le mie ditine altrove, ma prima ti abbraccio forte a due braccia!!! A presto, Cathy

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  2. vedo che hai capito cosa intendevo Cathy :) sono gli anni di passione e "mestiere"che fanno l'io creativo vero?
    e se si deve ridimensionare per poter fare ciò che ci piace(anche se ci piace non è esatto meglio definirlo necessità) bene ridimensioniamo i bisogno ed a testa bassa ma decise proseguiamo a volte riflettere serve non per polemizzare ma x trovare in noi la forza di andare avanti .

    io e tont ricambiamo gli abbracci con 6 arti le mie due braccia e le sue zampone poco pelose :).

    Passa un buon primo maggio con i tuoi cari .

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